martedì 22 settembre 2015

Il ricordo di zio Giancarlo

Carissimi,

penso siate tutti d'accordo che la riunione di famiglia appena conclusa per commemorare Guido che ci ha lasciati prematuramente dieci anni fa è stata bellissima.  Dobbiamo ringraziare Valeria per averla organizzata con grande impegno, l'ha fatto per ricordare Guido nel migliore dei modi, e dobbiamo ringraziare chi ha collaborato con lei per la riuscita della manifestazione, come Marcella, Mariella, Annamaria. 

Eravamo in diciannove a casa di Valeria e tutti abbiamo pensato a Guido, al suo calvario portato fino alla fine con grande dignità, cercando in tutti i modi di non pesare su chi gli stava vicino, e anzi di continuare a collaborare per il buon andamento della vita famigliare, Le sue incredibili opere migliorative della casa, eseguite mentre curava la sua spietata malattia, sono ancora lì a dimostrarlo. 

Nonostante l'implacabile peggioramento della sua salute, Guido manteneva lo spirito che l'aveva sempre contraddistinto, la sua intelligenza, la sua voglia di vivere, senza mai lasciarsi andare, senza mai cedere alla  depressione: un grande esempio per noi che dobbiamo convivere con i crescenti acciacchi e malanni della vecchiaia che avanza inesorabilmente.

La riunione è stata un'occasione, purtroppo sempre più rara, per rivederci tutti insieme e per fare la conoscenza di Paolo Uliana, il simpatico marito di Eva, che è così entrato a far parte della nostra famiglia. Speriamo di non lasciar passare troppo tempo prima di una successiva riunione.
 

Un abbraccio a tutti.

Giancarlo

lunedì 21 settembre 2015

Commemorazione di zio Guido

Valeria propone, i fratelli rispondono entusiasti e dopo telefonate, messaggi su facebook, email a raffica finalmente si stabilisce il giorno: a distanza di dieci anni e due settimane dalla scomparsa di zio Guido (4 settembre 2005) ci si trova tutti alle Vigne ed a Santo Spirito per stare assieme.


Primo incontro sabato 19 alle Vigne, da Piero e Marcella: zio Giancarlo e zio Silvio volevano vedere Polignano e la casa in cui abbiamo trascorso tante estati spiensierate.
Tante cose sono cambiate: la casa da bianca si è fatta rossa, le stanze sono diventate molte di più, la pianta di glicine è diventata una bella pergola sotto la quale accomodarsi per pranzare.


Non siamo tutti, ma è comunque bello e piacevole incontrarsi davanti ad un piatto di orecchiette, ai tarallini ai 10 cereali (ma quanti ne conoscete, voi che leggete???) alle mozzarelline, alle ottime melanzane ripiene. Per vedere dopo anni la casa, restaurata ed ampliata, ricordare i tanti fatti che ci legano.
Prima di salutarsi ci si mette in posa per la foto rituale e poi si va al cimitero, a visitare la cappella di famiglia. Quella in cui riposano nonna Ida, nonno Vito Cosimo e zio Guido. Siamo tristi e commossi, e incantati davanti alla bellissima foto di zio, che lo ritrare negli anni della malattia,  con quello sguardo tenero ed ironico così suo e speciale.
Peccato che di quella foto non esista una copia: per vederla occorre andare a trovarlo.