Eccone un altro! Indovinate chi è?
lunedì 2 marzo 2009
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Lancio un sassolino affinché un po' per uno si possa mettere assieme un ricordo di un nonno mai incontrato e una nonna non frequentata quanto meritava.
10 commenti:
Ci vedo una certa rassomiglianza con Fulvio, per come lo ricordo quando aveva intorno ai quattro anni. Ma sono portato a escludere che lo sia, perché in quegli anni chissà dove era finita la macchina fotografica di casa Basile.
Vedo ora che è l'unico post anni quaranta. Fatti i conti, non può che essere Fulvio, come a mia prima impressione. La macchina fotografica sarà stata di zio Raffaele Rutigliano o di qualche altro parente o amico di famiglia.
E sta a vedere che la foto è stata messa su questo blog dallo stesso Fulvio!
anch'io ho pensato subito a zio Fulvio: ed è anche intuibile che ora che è diventato nonno stia ripensando a tutti i bambini della sua vita... dopo la foto di Massimo bebé anche quella di se stesso da fanciullino!
Intanto lui non risponde... E' segno che... Già, che segno sarà mai?
Zio Fulvio, senza dubbi. Io l'ho riconosciuto subito!
zio fulvio o no...nessuno vuole commentare l'abbigliamento? peccato che non è in piedi e di spalle...secondo me quei pantaloncini assomigliano tanto a degli hot-pants tanto tornato di moda!!!
Sembra tanto un completino tricottato in casa... si era a ridosso della guerra, i mezzi eran pochi
Sì, in quegli anni del dopoguerra, era tornato il pane bianco e non si temevano più né stragi di matrice tedesca né bombardamenti di matrice americana, ma la miseria era quasi tale e quale a poco prima (per tornare ai livelli economici del 1938 ci volle quasi un decennio). Ad ogni modo, nostra madre ci aveva sempre fatto i nostri abitini infantili con la sua Singer. Non so se per ragioni di risparmio o per vederci vestiti in modo adeguato alle nostre individuali misure o per gusto creativo o per altro. Dopo tutto, chiusa in casa con le sorelle a doppia mandata, era stata educata da sua madre a letture edificanti, pianoforte, alta cucina, ricami, lavori a maglia, all'uncinetto e, appunto, di cucito.
Si tratta in assoluto della mia prima foto, scattata nello studio di Enzo Leoci (a quei tempi-1947-unico fotografo di Polignano). Ricordo che mi ci portò il nonno e che mi fecero mettere in posa. Per quando riguarda il completino, certamente era stato realizzato dalla nonna ad uncinetto.
Allora, avevamo indovinato tutto, compresa l'età. Tutto, l'ammetto, salvo il fotografo Leoci e il luogo del fatto. A pensarci bene, non sarebbe stato difficile indovinare che si trattava dello "studio" di un fotografo, con fondale dipinto. E di lì sarebbe stato facilissimo risalire al Leoci. Ma proprio non ci avevo pensato.
Le mie iniziali incertezze, non erano determinate dal fondale, ma dal solo fatto che in quegli anni una macchina fotografica non c'era in casa.
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