martedì 28 ottobre 2008

due mesi di blog

Vedo con piacere che un'idea che mi è venuta quasi per caso tornando a Firenze dopo il matrimonio di Marco, è diventata una piacevole abitudine ed un modo per tenersi in contatto. Per fare riflessioni e per conoscere meglio le persone da cui discendo. Per conoscere cose che sapevo vagamente e divertirmi a vedere le foto del passato.
Le foto: anni fa avevo visto una scatola piatta, piena di vecchie foto, che alla morte della nonna erano passate nelle mani di zio Piero. Vi erano immagini curiose, che ritraggono molte persone a me totalmente ignote, immagini scattate da nonno con minuzia da scienziato: foto di persone malate che aveva curato in Africa, documentazione di popolazioni dei villaggi e alcune foto della guerra coloniale. Ma erano le fogge incredibili delle acconciature e degli abiti delle popolazioni dell'Africa orientale che mi intrigavano. Sono foto in bianco e nero, di uomini e donne in piedi in posa rigida ed impacciata, di fronte o di profilo: una documentazione da antropologo.
E poi c'erano le immagini dell'infanzia di mio padre e dei suoi fratelli, e anche quelle della famiglia di nonna. Mi dispiaceva che fossero spartite, che fossero proprietà di qualcuno e difficilmente fruibili dagli altri. Avevo pensato che sarebbe stato bene acquisirle allo scanner: ma che faticata! E poi cosa ci avrei fatto? le avrei tenute sul computer o incise su un CD?
Ma ecco che piano piano le foto escono dalla scatola polverosa e appaiono sullo schermo del mio elettrodomestico preferito!
Che meraviglia. Grazie a tutti.

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